LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA

Nel 1936 si svolsero le elezioni che videro contrapposte le forze politiche di destra -come monarchi, clericali e falangisti- a quelle di sinistra che si rappresentavano in unico fronte popolare. Alle elezioni, vinse la sinistra, che però ebbe vita breve; infatti il 17 Luglio 1936 un gruppo di militari guidati dal generale Francisco Franco mise in atto un colpo di stato.Esso avrebbe dovuto portare il rovesciamento del governo e instaurare una dittatura militare di destra appoggiata dall'esercito.Le cose però non andarono così, in molte località della Spagna, la popolazione, spontaneamente, diede vita a violente manifestazioni contro il generale Franco chiedendo distribuzioni di armi tra il popolo. In particolare a Madrid e Barcellona per iniziativa dei militanti anarchici e socialisti, che erano fedeli al governo democratico, i militari franchisti vennero costretti alla resa.Era cominciata la guerra civile spagnola. Da una parte vi erano i repubblicani e dall'altra i nazionalisti.La guerra di Spagna non fu solo un conflitto interno, ma anche internazionale! I governi democratici come Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti adottarono una politica di neutralità per evitare di scontrarsi con fascisti e nazisti. Germania e Italia invece fornirono un massiccio aiuto ai militari franchisti inviando truppe di settantamila italiani e diecimila Tedeschi.Ad appoggiare i repubblicani furono solo i governi di Messico e Unione Sovietica che inviarono armi e aiuti economici, ma comunque inferiori a quelli mandati da Germania e Italia.Alla fine il conflitto si concluse con la vittoria dei nazionalisti che fu seguita da stragi di massa; alla fine della guerra furono uccisi almeno duecentomila antifascisti, altri migliaia furono condannati a lunghe pene e almeno trecentomila spagnoli furono costretti all'esilio lasciando per sempre la loro citta.



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