LA SCONFITTA DI CAPORETTO
All'alba del 24 ottobre 1917, annunciati nella notte da un pesante bombardamento d'artiglieria e da un attacco con i gas, gli austriaci, sostenuti dai tedeschi, rompono la resistenza italiana lungo un fronte di circa 30 chilometri che va da Plezzo a Tolmino e si infilano alle loro spalle.
Gli austro-tedeschi riuscirono a sfondare il fronte italiano per ben 150 chilometri, fermandosi solo all'altezza del fiume Piave.
Le cause di questa pensante sconfitta, erano diverse: gli errori degli alti ufficiali (come quelli del generale Luigi Cadorna), le scelte del governo, e l'impopolarità della guerra tra i soldati.
Nel corso del 1918 la situazione cambiò.
Dopo la sconfitta di Caporetto si formò un governo di unità nazionale e venne sostituito il capo di stato maggiore dell'esercito: il generale Armando Diaz prese il posto del generale Cadorna.
Nella foto, i resti di un bunker italiano a Caporetto.
Gli austro-tedeschi riuscirono a sfondare il fronte italiano per ben 150 chilometri, fermandosi solo all'altezza del fiume Piave.
Le cause di questa pensante sconfitta, erano diverse: gli errori degli alti ufficiali (come quelli del generale Luigi Cadorna), le scelte del governo, e l'impopolarità della guerra tra i soldati.
Nel corso del 1918 la situazione cambiò.
Luigi Cadorna |
Armando Diaz |
Dopo la sconfitta di Caporetto si formò un governo di unità nazionale e venne sostituito il capo di stato maggiore dell'esercito: il generale Armando Diaz prese il posto del generale Cadorna.
Nella foto, i resti di un bunker italiano a Caporetto.
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