Napoleone Bonaparte



Napoleone Bonaparte nasce il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica, secondogenito di Carlo Bonaparte, avvocato di origini toscane.
È proprio il padre che, contrario all'idea che il figlio intraprendesse la carriera forense, lo spinge ad intraprendere quella militare.
Tutto inizia Dopo la rivoluzione francese e dopo la presa della Bastiglia, Napoleone cerca di diffondere la febbre rivoluzionaria anche nella sua isola. Si getta nella vita politica e combatte nelle fila di Pascal Paoli.
I suoi meriti saranno tali che nel 1791 viene nominato comandante di Battaglione nella Guardia Nazionale di Ajaccio.
Alla caduta di Robespierre, Napoleone si vede affidare il comando delle truppe per la campagna d'Italia nel corso della quale alla sua stoffa di stratega militare, si aggiunge quella di vero capo di stato.
Quando Luigi XVI viene ghigliottinato Napoleone viene promosso capitano di prima classe, partecipa alla repressione dell'insurrezione girondina e federalista della città di Marsiglia, Lione e Tolone.
In quest'ultima Bonaparte ottenne la capitolazione della piazzaforte. Il 2 marzo 1796 viene nominato appunto comandante dell' armata d' Italia, e dopo aver battuto piemontesi ed austriaci, impone la pace con il Trattato di Campoformio, gettando in questo modo le basi di quello che diverrà il Regno d'Italia.


Il Trattato di Campoformio fu firmato in fretta e furia da Napoleone anche perché il direttorio aveva accettato di affidargli un altro compito: colpire l'Inghilterra, che dalla guerra dei sette anni in poi era la principale nemica della Francia, attraverso l'Egitto. Napoleone voleva abbattere il governo-fantoccio che l'Inghilterra manteneva nel lusso per dominare il paese, colpire interessi economici perché, attraverso il mar rosso e il porto di Alessandria passavano le merci della "via delle Indie" dirette ai porti britannici, liberare gli egiziani dall'oppressione e imitare le gesta del suo eroe Alessandro Magno.
Napoleone salpò dal porto con 200 navi sulle quali erano imbarcati 35.000 uomini. La totale ignoranza del clima e la mancanza di mappe trasformò il primo impatto con l'Egitto in una tragedia. Nella marcia da Alessandria al Cairo, i soldati erano vestiti in modo invernale in un deserto e si accorsero di non avere acqua sufficiente; in 15 giorni morirono soldati a centinaia, altri impazzirono sotto il sole cocente e altri si suicidarono.
Napoleone riuscì a vincere il primo scontro, la battaglia delle piramidi, ma la campagna fu un disastro. La flotta francese fu distrutta ad Abukir dalla flotta inglese, comandata da Horatio Nelson, e l'esercito fu decimato dal colera e dai mamelucchi (truppe turche). Tuttavia la fortuna colpì nuovamente Napoleone che, scavando a rosetta, una località del delta del Nilo, per costruire una fortificazione, trovò una stele, cioè una lastra di pietra con delle scritte.


La stele fu consegnata uno dei tanti studiosi che Napoleone aveva portato con sé e, dopo diverse vicende, la stele potè essere consultata da un esperto di lingue antiche, Champollion, Che riuscì a decifrare i geroglifici egiziani.








Fra il 9 e 10 novembre, con un colpo di stato abbatte il direttorio, prendendo in questo modo il potere quasi assoluto. Il 24 dicembre vara l'istituzione del consolato, di cui si nomina primo console.

Dotato di una capacità di lavoro e di un'intelligenza straordinaria, riforma velocemente l'amministrazione e la giustizia. Ancora una volta vittorioso contro l'Austria, impone la pace agli inglesi e firma nel 1801 il concordato con Pio VII che mette la chiesa francese a servizio del regime e nel 1804 si fa proclamare imperatore dei Francesi sotto il nome Napoleone I, e l'anno dopo, anche re d'Italia.







Fallito un attacco all'Inghilterra nella battaglia di Trafalgar, porta a buon fine una serie di campagne contro gli austro russi, i prussiani ed edifica il suo grande impero dopo il Trattato di tilsit nel 1807.
L'Inghilterra rimane sempre la sua spina nel fianco ma mette in atto tra il 1806 e il 1808 il blocco continentale, al fine di isolare quella grande potenza. Il blocco dinamizza l'industria e l'agricoltura francese ma infastidisce l'economia Europea e obbliga l'imperatore a sviluppare una politica espansionistica che, dagli Stati pontifici al Portogallo e della Spagna passando dal controllo una nuova coalizione dell'Austria, lascia le sue Armate sfinite. Nel 1810 Napoleone sposa Marie Luigia d'Austria che gli darà un figlio, Napoleone II.

Nel 1812, intuendo l'ostilità dalla parte dello zar Alessandro I, nacque la grande armata Napoleonica della Russia. Questa sanguinante e disastrosa campagna, totalmente fallimentare per le forze napoleoniche che vennero cacciati indietro a seguito di migliaia di perdite, farà suonare il risveglio dell'Europa orientale e vedrà Parigi invasa dalle truppe nemiche il 4 marzo 1814. Poco più tardi, Napoleone sarà obbligato ad abdicare in favore di suo figlio e a rinunciare alla totalità dei suoi poteri.
Spodestato dal trono è costretto all'esilio. Del maggio 1814 al marzo 1815, durante il suo soggiorno forzato all'Isola D'Elba, fantasmatico sovrano dell'isola su cui ripristinerà una pallida imitazione della sua passata corte, Napoleone vedrà austriaci, prussiani, inglesi e russi dividersi, nel corso del Congresso di Vienna, ciò che fu il suo impero.
Sfuggendo alla sorveglianza inglese, Napoleone riuscì a rientrare in Francia dove, sostenuto dai liberali, conoscerà un secondo regno conosciuto sotto il nome di regno dei 100 giorni. La nuova gloria durerà poco, presto verranno cancellate dal disastro seguito alla battaglia di Waterloo, ancora una volta contro gli inglesi. La storia si ripete e, dunque, Napoleone deve nuovamente abdicare al suo ripristinato ruolo di imperatore il 22 giugno 1815. Ormai in mano agli inglesi, questi gli assegnano come prigionia la lontana isola di Sant'Elena, dove prima di spegnersi Il 5 maggio 1821, evocherà spesso con nostalgia la sua isola natale, la Corsica.
Quello che è stato indubbiamente più grande e generale condottiero dopo Cesare, si spegne solo e abbandonato a Longwood, sotto la sorveglianza inglese.



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